Street<strong>Lighting</strong> | LED<strong>Lighting</strong> | Grazing<strong>Lighting</strong> | Architectural<strong>Lighting</strong>
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Grazing lighting.

Grazing lighting.

Perché una proposta di illuminazione adattiva su strada è il futuro?

Perché risponde alle esigenze visive degli utenti della strada con diversi volumi di traffico durante determinati periodi della notte o in condizioni meteorologiche variabili.
Presenta inoltre il vantaggio di un ridotto consumo energetico e potenziali miglioramenti ambientali.

Gli utenti anziani ad esempio hanno capacità visive diverse (un uomo di 70 anni ha un’acuità visiva del 66% rispetto a un uomo di 25 anni), reagiscono in modo diverso all’IRC e sono maggiormente colpiti dall’abbagliamento.

La norma tecnica afferma che un impianto di illuminazione non è un mondo statico ma dinamico: suggerisce le principali variabili che, con i loro semplici cambiamenti in un periodo di tempo, possono richiedere una risposta luminosa adattiva.

Finora gli apparecchi stradali sono suscettibili di alcune modifiche e possono affrontare alcune delle “variabili”.
L’illuminazione adattiva fornita da un tradizionale apparecchio su palo si basa sulla capacità di dimmerazione ed, eventualmente, sul cambiamento della temperatura di colore.

SIDEis introduce un livello successivo di adattamento e adattabilità: una distribuzione ottica dinamica.<br>
Un potente strumento per migliorare ed estendere le soluzioni alle sfide di oggi, ma anche la possibilità di affrontare e risolvere variabili e sfide più nuove e più ampie.
SIDEis introduce un livello successivo di adattamento e adattabilità: una distribuzione ottica dinamica.
Un potente strumento per migliorare ed estendere le soluzioni alle sfide di oggi, ma anche la possibilità di affrontare e risolvere variabili e sfide più nuove e più ampie.

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L’illuminazione adattiva su asfalto

L'asfalto è l'elemento più importante nell'illuminazione della carreggiata: tutto si basa sulla capacità dell'asfalto di riflettere la luce verso gli occhi del conducente.

Non solo è importante conoscere quanto, ma anche come rifletta la luce proveniente da diverse angolazioni e direzioni.
È anche importante sapere che queste condizioni non sono stabili ma dipendono dalle condizioni atmosferiche riconosciute dalla norma, ma anche dal deterioramento dell’asfalto e dal suo rinnovamento (gli asfalti drenanti sono normalmente più scuri e meno riflettenti).
Un cambiamento nella superficie che riflette la luce è sicuramente un grande cambiamento nell’illuminazione stradale e non può essere risolto con i prodotti odierni.

Oltre all’asfalto anche i guasti al cablaggio o all’apparecchio di illuminazione possono creare scenari imprevedibili in cui l’uniformità dell’illuminazione viene seriamente compromessa.
In un’installazione tradizionale con un interdistanza tra gli apparecchi di 30 metri, il guasto alternato degli apparecchi genera uno schema di alta e bassa luminanza, causando abbagliamento invalidante e perdita di visibilità.

Un apparecchio SIDEis, in grado di adattarsi otticamente per coprire le lacune di quelli guasti, fornisce una nuova soluzione ad un problema irrisolvibile con i prodotti odierni.

Altri esempi possono essere fatti per le strade in salita, dove determinati angoli diventano critici per il conducente e possono richiedere una “personalizzazione” ottica in loco.
Una distribuzione fotometrica personalizzata, selezionabile e adattabile in cantiere, diventa un potente strumento per valutare problemi spesso imprevedibili in fase di progettazione.

Condizioni atmosferiche avverse

In generale, le condizioni meteorologiche avverse modificano la percezione della strada da parte del conducente.


Un asfalto bagnato riflette diversamente e in modo meno uniforme rispetto ad uno asciutto. L’umidità dell’aria, così come l’inquinamento, creano un ostacolo fisico alla luce emessa da un apparecchio su palo mentre la presenza di nebbia rappresenta una situazione vantaggiosa per un impianto di illuminazione radente.

In termini di visibilità della strada e di qualsiasi oggetto sulla carreggiata:

  • la luce emessa da SIDEis si concentra ad altezze inferiori a quelle del conducente, riducendo così l’effetto di diffusione verso l’alto;

  • sia la diffusione retrodiffusa che quella in avanti dell’illuminazione SIDEis sono concentrate in direzioni trasversali alla carrozza e non longitudinalmente rispetto ad essa, riducendo la luce diffusa verso il conducente;

  • apparecchi posti a circa 80 cm dal piano stradale e con interdistanza di pochi metri, forniscono un significativo orientamento ottico sui limiti e sulla direzione della carreggiata;

  • per i sistemi di illuminazione radente in presenza di nebbia, una distribuzione ottica pro-beam riduce molto l’effetto di diffusione dell’illuminazione verso il conducente, e ciò suggerisce diverse regole nella regolazione luminosa;

  • distribuzione dell’intensità degli apparecchi di illuminazione in base a situazioni normali (risparmio energetico) e avverse condizioni climatiche (riduzione della frazione di diffusione luminosa verso il conducente).
Luce invasiva e inquinamento luminoso

Luce invasiva e inquinamento luminoso

Che cos'è la luce invasiva?

Si definisce luce invasiva quella luce, esterna all’area da illuminare, che, per caratteristiche quantitative, direzionali o spettrali in un dato contesto, provoca fastidio, disagio, distrazione o riduzione della capacità di vedere informazioni essenziali (CIE 115).

Per quanto riguarda l’illuminazione delle strade vengono discussi solo due effetti, gli effetti sui residenti e sulle osservazioni astronomiche.
La luce proveniente dagli impianti di illuminazione stradale potrebbe risultare fastidiosa laddove entra in ambienti normalmente bui dell’abitazione, come ad esempio le camere da letto.

L’illuminamento delle superfici verticali (finestre) è un indicatore di questo effetto: la visione diretta di apparecchi luminosi da normali posizioni visive potrebbe causare fastidio, distrazione o addirittura disagio. Il livello di luminanza delle parti che emettono luce di un apparecchio di illuminazione in una direzione specifica sarebbe un indicatore di questo effetto (CIE 115).

La caratteristica specifica di SIDEis è quella di fornire un’illuminazione della strada molto precisa ed efficace senza sconfinamenti luminosi.
Data l’altezza di montaggio, la luce colpisce la strada con angoli orizzontali e le barriere stradali, come il guardrail, creano confini naturali.

La luce riflessa dall’asfalto rimane ad angoli orizzontali molto bassi.
Le stesse considerazioni valgono per l’inquinamento luminoso.
La luce “sprecata” nell’alta atmosfera dipende dall’emissione diretta dell’apparecchio sopra i 90° e dalla riflessione della zona illuminata (asfalto e dintorni). Limitare tale area al compito visivo di una specifica strada e utilizzare angoli di emissione orizzontali stanno determinando una forte riduzione dell’inquinamento luminoso.

Le foto scattate da un drone in presenza sia di apparecchi tradizionali a palo che radenti rappresentano perfettamente la riduzione dell’inquinamento luminoso generato da un sistema radente.

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